BS.22.7.2021
Leggere "Il cristallino di piombo" di Stefano Torre ha sicuramente un sapore particolare. Non solo perché si è di fronte a un'opera realistico terminale ben riuscita, ma soprattutto perché egli stesso rappresenta il Realismo Terminale in carne ed ossa (e non è poca cosa).
I versi raccolti in questo libro emanano la profonda inquietudine umana cresciuta esponenzialmente dopo la pandemia del 2020, filtrata attraverso la protesi di un cristallino artificiale, al quale Torre attribuisce la dubbiosa essenza curante o alterante.
La risposta è chiara e raggiunge il punto massimo nel testo più civile di tutti, dove «bene e male infine si toccano come asintoti nell'infinito».
Francesco Sainato
(poeta Realista
Terminale)
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